Fuga dal disordine, 2010, documentazione della performance
Flight from disorder, 2010, documentation of the performance

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LOW DECO’, VILLA NECCHI CAMPIGLIO, MILANO, MAY 15 – JUNE 13 2010
Curated by Alessandro Rabottini

With: Meris Angioletti, Riccardo Beretta, Patrizio Di Massimo, Matteo Rubbi e Santo Tolone

Low Déco parte dalle suggestioni che derivano dalle eccezionali caratteristiche del luogo che, come spiega il curatore, “si apre alla conoscenza dello spettatore contemporaneo come fosse un origami temporale dove passato, presente e futuro si intrecciano fra loro”.”Gli artisti, che si sono formati a Milano, sono uniti da un interesse comune verso l’indagine del passato e spesso il loro lavoro” - continua Rabottini - ”si caratterizza per una spiccata sensibilità verso le testimonianze rimosse dalla storia o per una loro interpretazione al di fuori degli schemi consolidati“.

Opere in mostra. La scultura realizzata da Santo Tolone (Como, 1979. Diplomato all’Accademia di Brera, vive e lavora a Milano), a partire da un progetto di fontana mai realizzata da Portaluppi, incorpora elementi di arredo urbano e design, mentre Riccardo Beretta (Mariano Comense – Co, 1983. Diplomato all’Accademia di Brera, vive e lavora a Milano) fa dialogare un albero del giardino con un intarsio ligneo che mima una superficie marmorea, evocando la ricerca sulle superfici già cara a Portaluppi.
Con l’intervento sonoro di Meris Angioletti (Bergamo, 1977. Diplomata all’Accademia di Brera, vive e lavora a Milano) lo spettatore è guidato all’interno del giardino dalle voci di attori professionisti, che recitano un copione immaginario ambientato in villa; Patrizio Di Massimo (Jesi, 1983. Diplomato all’Accademia di Brera, vive e lavora tra Amsterdam e Londra) ha realizzato un’opera in forma di visita guidata all’interno della Villa con un personale percorso all’interno dell’edificio e delle sue memorie storiche e artistiche, giocando a coinvolgere attivamente il pubblico.
Il gioco come luogo della socialità e della mondanità è al centro del lavoro diMatteo Rubbi (Bergamo, 1980. Diplomato all’Accademia di Brera, vive e lavora a Milano), che offre agli spettatori la possibilitò di sedere nel giardino e usare i giochi da tavolo, realizzati a partire da prototipi primo novecenteschi mai commercializzati e per i quali non esistono regole chiare, un invito agli spettatori a trovarle o crearle da sé.

Il curatore della mostra, Alessandro Rabottini, è critico d’arte e Capo Curatore alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Come curatore ospite ha curato mostre per la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e per il Centre Cultural Francais di Milano. Suoi scritti appaiono regolarmente su riviste internazionali come Frieze, Modern Painters, Flash ArtMAP Magazine,Mousse e Kaleidoscope. E’ membro del comitato curatoriale di APT – Artist Pension Trust, New York.

In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo che documenta anche le fasi progettuali delle opere in mostra. Edito dalla casa editrice Kaleidoscope Press, il volume contiene testi di Alessandro Rabottini, curatore, di Lucia Borromeo, responsabile scientifico del FAI e di Michele D’Aurizio.

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Estratto dal catalogo della mostra
Extract of the catalogue of the exhibition